“Voleva sbirciare il mio telefonino mentre chattavo con mia sorella a pranzo. Eravamo a tavola. Mi sono infastidito e l’ho colpito con il cellulare in testa. Poi non ho capito più nulla”. Queste sono le parole proferite dal badante di origini moldave arrestato con l’accusa di aver ucciso Fernando Monte, l’81enne di Castrignano de’ Greci trovato senza vita dalla figlia nel tardo pomeriggio di ieri.
L’uomo ha confessato l’omicidio, scaturito da una discussione. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, era in stato confusionale e completamente nudo. “Non faccio uso di sostanze stupefacenti né bevo – ha dichiarato durante l’interrogatorio -. Dopo l’omicidio non stavo bene. Avvertivo delle voci che mi dicevano di spogliarmi e che mi indirizzavano a togliermi i vestiti. Obbedivo a quello che sentivo dentro la mia testa”. Secondo quanto ricostruito ha vegliato il corpo dell’anziano per ore senza allertare i soccorsi o la figlia.
“L’ho colpito prima con il cellulare in testa poi in uno scatto d’ira mi sono scagliato contro ferendolo a calci e manate”, la ricostruzione del badante che è stato sottoposto al fermo con l’accusa di omicidio volontario. Era stato assunto da meno di un anno. I carabinieri hanno sequestrato il telefonino e suoi visti pieni di sangue. La salma dell’81enne si trova presso camera mortuaria del Vito Fazzi e nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia.