“La sofferenza di una donna del sud che lotta con tenacia ma che incontra sulla sua strada la resistenza di una mentalità machista che accetta solo logiche di potere e dominazione a tutti i costi”. Toni duri e amari nella lettera di Simonetta Dellomonaco consegnata questa mattina ai soci dell’Apulia Film Commission per sancire a tutti gli effetti il commissariamento attuato dalla Giunta della Regione Puglia. “Queste logiche sono un mastodonte di fronte al quale non mi arrenderò mai, ma che oggi mi hanno provata profondamente, ed è per questo che non mi resta altra scelta che tirarmi indietro. Per i gravi episodi da me segnalati, confido nella magistratura che farà il proprio lavoro” continua la Dellomano.
Nella lettera di dimissioni la Dellomanaco sottolinea quanto la sua presidenza abbia dato importanza alla fondazione facendola diventare la migliore di Italia. “Ho raddoppiato i vostri consensi e le vostre adesioni come numero dei soci della Fondazione, aprendo l’Apulia Film House di Bari, il Cinelab di Lecce, il progetto di Mediaporto di Brindisi, sostenendo le sale cinematografiche, inventando nuovi progetti per l’innovazione sociale come il Social Film Fund, producendo centinaia di film che hanno portato il nome della Puglia in tutto il mondo e realizzando centinaia di eventi e festival che hanno fatto conoscere il cinema d’autore ad ogni cittadino pugliese. Tanti sono i progetti realizzati e non basterebbero certo queste righe ad enunciarli, perché spendersi con ardore e passione, passare notti a studiare come migliorare, rinunciare alle vacanze, rinunciare alla propria professione e purtroppo anche alla famiglia per realizzare il proprio sogno, “La Puglia del Cinema” , è stato il mio unico scopo in questi anni” conclude.