La gestione dei fondi pubblici destinati a cultura e spettacolo finisce sotto la lente di ingrandimento delle commissioni del consiglio regionale. Durante l’audizione i vertici di Apulia Film Commission hanno evidenziato un serie di attriti molto forti che riguardano l’impossibilità di proseguire l’attività in mancanza di condizioni tecniche, amministrative e gestionali a causa dei rapporti tutt’altro che sereni tra presidente e direttore. Ovvero Simonetta Dellomonaco e Antonio Parente. Tra i due i dissapori sono aumentati dopo che la prima lo ha accusato di aggressione e su cui c’è una indagine. A seguito di quell’evento, come si evince su Repubblica, fu nominato il nuovo cda con Carmelo Grassi, Marina Samarelli ed Ettore Sbarra, mossa che non ha cambiato il clima ormai di tempesta.
Al margine c’è anche la vicenda Allora Fest, il festival del cinema internazionale di Ostuni in parte finanziato dalla Regione con 350mila euro. In consiglio regionale viene discusso proprio da dove siano arrivati i fondi, in un primo momento si pensava legati all’emergenza covid, e su cui si sta ancora indagando. l presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati, ha annunciato che trasmetterà gli atti agli organismi di revisione contabile e valutazione interna, e, nel caso i dubbi fossero confermati, invierà segnalazione alla Corte dei conti. Il festival è al centro delle cronache anche per l’arresto con l’accusa di stupro di uno degli ideatori, il regista Paul Haggis. Domani sarà discusso l’appello della Procura di Brindisi contro la decisione del gip sulla revoca dei domiciliari.