Apulia Film Commission ancora nell’occhio del ciclone. La presidente Simonetta Dellomonaco ha inviato una relazione al CdA della Fondazione e alla Regione Puglia, dopo la reprimenda del Collegio dei revisori dei Conti, per evidenziare alcune criticità. Al momento infatti festival e attività, come Apulia Film Forum, Polo produttivo del Digitale, Apulia Digital Days, Social Film Production Con il Sud, Allora fest, East Gate Otranto, Cineporti di Puglia, Apulia Film House, Cineturismo e Apulia Cine Festival Network, non decollano.
E tutto sarebbe da attribuire allo “strapotere del direttore generale”. “La colpa non è del presidente e del consiglio di amministrazione che è in grado di assicurare la continuità aziendale della Fondazione. I veri problemi sono da ricercare a livello esecutivo, nelle sistematiche inadempienze e nello strapotere del direttore generale – si legge -. Ritengo palese che la mia disponibilità a proseguire il mandato è subordinata a una esplicita, chiara e urgente sanatoria a livello esecutivo, ovvero delle gravi criticità e pedisseque inadempienze a carico del direttore generale. In caso contrario, il mio mandato può considerarsi fin da ora a disposizione del presidente della Regione”.
“Tutte attività che rimangono bloccate a livello esecutivo, nonostante siano state deliberate dal cda. Esiste una concentrazione di deleghe e di poteri in capo alla direzione generale, che creano una reale paralisi delle attività dell’ente – continua -. Vorrei rappresentarvi il clima in cui si opera all’interno di Afc. Concordo rispetto all’urgenza di rivedere le deleghe, totalmente attribuite alla direzione generale dall’attuale Statuto, che rappresenta un’evidente anomalia rispetto all’attribuzione di ruoli e funzioni. Infatti l’attuale assetto organizzativo e di separazione delle funzioni creato dal vigente statuto (approvato solo nel 2019) non consente più al cda di svolgere pienamente e con chiarezza il proprio ruolo di organo amministrativo decisionale. Si è constatato negli ultimi tempi, l’esistenza di un gruppo eterogeneo formato da dipendenti e professionisti di Afc che, in modo trasversale occupano le funzioni aziendali, che per autodifesa o spirito di sopravvivenza creano una rete omertosa e poco trasparente rispetto alle esigenze di una pubblica amministrazione. Una situazione che va a discapito anche della operatività gestionale della Fondazione”.
“C’è una perpetua assenza di risposte del direttore generale – spiega Dellomonaco -. Una delle cause che hanno determinato un acceso confronto con il direttore generale, deflagrato poi in una aggressione fisica a mio danno, ha avuto origine nel momento in cui come presidente ho avvertito la necessità di intensificare il controllo sul suo operato. Uno degli ultimi motivi della spaccatura tra presidenza e direzione, fu proprio il rifiuto del direttore generale a procedere con l’avviso pubblico Apulia Cinefestival Network. Da una personale verifica sulle buste paga sono emerse alcune illegittime attribuzioni ai dipendenti difformi dal contratto. Attribuzione di straordinari senza un criterio ben preciso e fortemente discrezionali: illegittimità di enorme gravità che configurano a tutti gli effetti un danno erariale».
Dellomonaco parla anche delle consulenze esterne e fa riferimento a due note protocollate della Cgil Puglia in cui il sindacato “ribadisce la necessità di verificare all’interno dell’Ente l’esistenza di personale già in possesso di requisiti di legge e professionali per ricoprire un determinato ruolo, al fine di valorizzare le risorse interne, evitando un aggravio di costi per la Fondazione con affidamenti esterni”.