Una lettera “anonima” di denuncia sulle “magagne” nell’Arif Puglia che tanto anonima non è in quanto è stata inviata alla Procura della Repubblica di Bari, alla Corte dei Conti, alla Direzione Investigativa Antimafia, alla Guardia di Finanza di Bari, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore all’Agricoltura della Regione, Donato Pentassuglia, e al direttore generale dell’Arif, Francesco Ferraro.
Tra le cose sollevate si parla anche del licenziamento di alcuni dipendenti che in passato hanno avuto problemi con la giustizia. Come si legge nella lettera “anonima” un quinto dei 350 somministrati interinali attuali non potrebbe lavorare per l’Arif per la stessa incompatibilità.
Ma non finisce qui, si parla anche dei contenziosi dell’Arif Puglia e delle parcelle concesse ai “soliti” legali fino al caso degli “ex SMA” (Sistemi per la Meteorologia e l’Ambiente per conto della Regione Puglia) finiti poi a lavorare per l’Arif: tra questi pare che ci siano 15 persone che non hanno lavorato nella SMA.