Giuseppe De Benedictis, l’ex gip di Bari imputato di traffico e detenzioni di armi ed esplosivi da guerra, era capace di intendere e di volere e non è affetto da una patologia così grave da escludere la libertà di autodeterminarsi. Lo stabilisce l’esito della perizia psichiatrica a cui l’ex giudice è stato sottoposto: l’esame ha evidenziato una monomania che però non incide sulla sua capacità di auto-determinazione. L’esito è stato depositato nei giorni scorsi e in mattinata è in programma una nuova udienza del processo. I giudici della Corte d’appello di Lecce sono chiamati a confermare o meno la condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione inflitta in primo grado. I legali dell’ex giudice avevano chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche e del disturbo psichico riconosciuto una consulenza di parte che non è stata tenuta in considerazione dal giudice di primo grado.
Sono stati intanto revocati gli arresti domiciliari all’ex gip di Bari, Giuseppe De Benedictis, per le accuse di corruzione. Restano indagati anche sei poliziotti del nucleo artificieri, due in pensione e quattro in servizio, della Questura di Bari, che avrebbero consegnato alcune delle armi a De Benedictis. La Procura di Lecce ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per i reati, a vario titolo contestati, di falso in atto pubblico, peculato, detenzione e cessione di armi clandestine, aggravati dall’aver agito nell’esercizio delle funzioni istituzionalmente ricoperte.