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Arpal Puglia, finisce l’era Cassano. Presentato ricorso al Tar: l’ex dg rivuole stanza, mail e password

9 Novembre 2022
– Autore: Raffaele Caruso
9 Novembre 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Continua la lotta a distanza tra la Regione Puglia e Massimo Cassano, ex direttore generale dell’Arpal, l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro. Dopo la legge che ha imposto la sua decadenza, Cassano continua a recarsi nella sede dell’Arpal in attesa di una lettera di licenziamento che fin ad ora nessuno in Regione vuole firmare. Nella giornata di ieri si è aperto un nuovo capitolo della diatriba: Cassano ha fatto notificare dai suoi legali un “decreto cautelare ante causam”. Si tratta di una procedura rara, che solitamente si presenta in casi gravi o eccezionali. L’ex dg si è rivolto al Tar per un intervento urgente, prima di instaurare una vera causa alla Regione.

Dal 4 novembre a prendere le redini dell’Arpal Puglia, in attesa della nomina del nuovo CdA, è stata la direttrice del dipartimento Lavoro, Silvia Pellegrini. La commissaria straordinaria ha indetto una riunione al termine del quale è stato redatto un verbale, sottoscritto però solo da 4 dei 7 dirigenti presenti, dove si esenta Cassano da ogni attività, a partire dall’uso della stanza. Ma non solo, si sono resettate le password per l’accesso ai sistemi informatici di Arpal e l’uso della casella di posta elettronica. L’ex dg, avvistato anche ieri negli uffici da impiegati e funzionari, non intende abbandonare la nave, seppure non può più operare, prima che gli venga notificato un atto con il quale si stabilisca la fine anticipata della sua esperienza. Intanto vuole la restituzione della password, della casella di posta elettronica e della sua stanza. Qualora dal Tar arrivasse parere contrario, Cassano potrebbe scegliere di rivolgersi al giudice ordinario lamentando la fine del rapporto di lavoro. Toccherà poi ad Emiliano scendere in campo.