“Domani piangerai, le tue ore sono quasi finite, la tua vita è finita, domani prenderai mazzate davanti a tutti, ti rovinerò la vita, sei morta”. Sono queste le minacce che il 19enne barese Luca Sasanelli, attaccante in forza al Pescara cresciuto nelle giovanili del club biancorosso e del Monopoli, avrebbe rivolto all’ex fidanzata. La ragazza aveva deciso di lasciarlo, ma lui non ha accettato la fine della relazione, tanto da arrivare ad afferrarla per il collo, a colpirla con due schiaffi in pieno volto e a lanciarle il cellulare sul viso. Il calciatore è così stato arrestato mentre si trovava in ritiro con la squadra ed è finito ai domiciliari con l’accusa di stalking.
I fatti risalgono al periodo tra l’ottobre 2023 e il 25 febbraio. “Con condotte reiterate minacciava gravemente, molestava e insultava la ex così cagionando alla ragazza un perdurante e grave stato di ansia e di paura”, si legge nelle carte. Il rapporto tra i due viene definito dalla ragazza “turbolento” a causa della forte gelosia del 19enne. “Tu ti devi annullare come donna se vuoi stare con me”, avrebbe detto in una circostanza al termine di una lite. E ancora. “Ti farò passare l’inferno, ti renderò la vita un inferno, per sempre, ti spaccherò, mi dovrai denunciare per fermarmi”, le minacce rivolte dopo la decisione della ragazza a gennaio di interrompere la relazione. L’avrebbe chiamata più volte al giorno, anche in piena notte, per convincerla a tornare insieme, ma non solo.
Avrebbe rintracciato anche i ragazzi che la ex aveva iniziato a frequentare e avrebbe inviato gli screenshot alla ragazza per mostrare il suo “controllo” su di lei. A febbraio l’avrebbe strattonata e trascinata per capelli davanti ad un bar, dove era in compagnia di alcune amiche, continuando a insultarla. “Gli chiedevo di lasciarmi andare, ma lui non mollava”, la testimonianza della vittima. Questo episodio ha portato alla decisione di rivolgersi alle Forze dell’Ordine e di denunciarlo. “Si è al cospetto di una personalità estremamente morbosa, che non ha remore a manifestare espressamente la sua personale concezione dei rapporti con l’altro sesso, molto più inquietante trattandosi di un soggetto giovanissimo”, la tesi della Procura.