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Arresto cardiaco nel locale di famiglia, muore 23enne a Triggiano. Papappicco: “Dotare il 118 barese dei LUCAS”

27 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
27 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

Tragedia ieri sera nella pizzeria Panzerottotime di Triggiano dove il 23enne Saverio Loiacono, figlio del proprietario dell’attività, dj e videomaker, è deceduto dopo aver accusato un arresto cardiaco. Era passato a prendere una pizza da portare a casa dove lo attendeva suo fratello più piccolo per i compiti. Sul posto è intervenuto il 118 che ha cercato in tutti i modi di salvare il giovane, eseguendo tutte le manovre rianimatorie possibili anche con l’utilizzo del defibrillatore. Sono state effettuate una decina di scariche sul corpo del giovane. Dopo diversi tentativi, il 23enne è stato trasportato al Pronto Soccorso della Mater Dei: tutto il personale medico è sceso in campo per cercare di salvarlo, ma senza successo. Sui social sono diversi i messaggi di cordoglio di amici e conoscenti, increduli davanti a questa tragedia che lascia senza parole. Non è stata ancora resa nota la data dei funerali, sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia per accertare le cause dell’arresto cardiaco.

Una triste vicenda che si intreccia anche con la lunga battaglia che ha come obiettivo quello di dotare gli equipaggi del 118 barese dei LUCAS. Si tratta di un dispositivo meccanico per la compressione toracica facile da usare che supporta soccorritori, personale di servizio sulle ambulanze, medici, infermieri o personale sanitario, nell’effettuazione di compressioni toraciche efficaci e di qualità costante su pazienti in arresto cardiaco. Uno strumento messo a disposizione in tutte le altre Asl pugliesi, fatta eccezione per quella barese. Non si ha la certezza che un suo impiego avrebbe evitato la tragedia consumata a Triggiano, ma di sicuro resta un’attrezzatura indispensabile, come ribadito più volte da Francesco Papappicco, medico del 118 e sindacalista, in diversi post di denuncia pubblicati sui social. “Sono anni che ribadisco che il binomio salvavita è composto da defibrillatore più massaggiatore – le sue parole -. Ribadisco la richiesta di dotazione dei LUCAS. Messaggiare a lungo e in corsa riduce le chances di sopravvivenza. Neanche nel nuovo disciplinare di equipaggiamento è stato contemplato. Nel frattempo che il Politburo regionale decida di decidere, rimarremo a guardare modelli più avanzati come la BAT e le ASL limitrofe”.