È stata fissata il prossimo 26 febbraio l’udienza di discussione per la storia in cui sono coinvolti 69 tecnici sanitari, in servizio in strutture private e ospedali della provincia di Bari, accusati di esercizio abusivo della professione in quanto non iscritti agli Ordini professionali di riferimento. La gup di Bari Antonella Cafagna ha respinto la proposta di archiviazione della Procura (per cui le colpe sarebbero da attribuire alla catena amministrativa) e ha fissato dunque una nuova udienza, chiedendo alle parti di depositare eventuali memorie.
La vicenda ha avuto origine da un esposto presentato nel giugno del 2022 ai Carabinieri del Nas da parte dell’Ordine Tsrm-Pstrp di Bari, BAT e Taranto, in cui veniva segnalata proprio la presenza di “numerosi dipendenti del comparto Asl Bari esercenti di diverse professioni sanitarie” ma “non ancora iscritti agli albi professionali di riferimento”. Un passaggio diventato obbligatorio a partire dal 2018.