Skip to content

Attaccata all’albero e affamata dalla madre, Michelina trattata come un cane: lo sapevano tutti

13 Agosto 2022
– Autore: Eleonora Francklin
13 Agosto 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Da giorni seguiamo il caso di Michelina, la donna di 60 anni che ad Adelfia viveva in un tugurio pieno di scarafaggi e immondizia. Adesso, dopo lo sgombero, inizia il gioco dello scaricabarile tra le istituzioni. La cosa più brutta è sapere che non è stato possibile aiutare questa donna dalla nascita.

Senza sapere cosa sia successo nella storia di Michelina, non si può nemmeno immaginare cosa abbia provato, tanto da perdere la ragione. Ma soprattutto è impensabile immaginare come le istituzioni in più di 40 anni non siano mai riusciti a mettere in sicurezza la vita di Michelina.

Abbiamo saputo una storia allucinante che riguarda Michelina e il perché per lei vivere in quelle condizioni fosse normale. Michelina viveva attaccata con una catena a un albero di cachi, mangiava da una ciotola e si lavava in un tinozzo. Una donna che viveva come un cane.

Nel corso di questi giorni abbiamo sentito accuse anche nei confronti dei vicini sulla loro indifferenza, in realtà quei vicini l’hanno aiutata, le davano da mangiare da un pertugio quando ancora la madre orco la teneva in quello stato. Michelina però era maggiorenne e se non voleva essere aiutata non poteva farlo nessuno in maniera massiva.

Provate a immaginare cosa è stata la vita della donna. L’unica non colpevole è proprio Michelina che è stata portata a vivere così. Con la morte della madre, poi del padre e del fratello, Michelina è rimasta sola e non sapeva cosa significasse vivere in maniera dignitosa. Il suo fare i bisogni nelle buste è perché era abituata a farlo. Per lei era normale vivere così ed ecco perché Michelina non ha accettato l’aiuto, si è arrabbiata con noi e con la vicina che in lacrime ci ha chiesto di aiutarla.

Per dovere di cronaca e di verità, da quando Michelina ha l’amministratore di sostegno, questo più volte è venuta a bussare ma nessuno le apriva e non aveva il modo di entrare, tanto che in una occasione sono dovuti intervenire i carabinieri. Questo però non cambia il senso di responsabilità mancante da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Il gioco dello scaricabarile in queste situazioni non funziona. Michelina aveva e ha bisogno di una mano e bisognava dargliela. Speriamo che qualcuno abbia la faccia di venirci a raccontare cosa è accaduto.