Il gip del Tribunale di Bari Angelo Salerno ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico di 12 persone indagate con l’accusa di concorso in falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico, accogliendo così la richiesta del pm Michele Ruggiero. Il caso è quello degli atti pubblici del Comitato regionale per le telecomunicazioni (Corecom) e del Consiglio regionale della Puglia che, secondo le indagini condotte dalla guardia di finanza e coordinate dalla Procura di Bari, sarebbero stati redatti dalla società Cles, ovvero da “soggetti privati estranei alla pubblica amministrazione”. Il gip ha rilevato l'”insufficienza degli elementi probatori a sostenere una ragionevole previsione di condanna” per Angelica Brandi e Giuseppe Musicco (rispettivamente dirigenti della sezione Risorse umane e di quella Studio e supporto alla legislazione), Michele Chieco (funzionario responsabile dei rapporti di collaborazione fra il Consiglio e l’università), Lorena Saracino e Francesco Plantamura (rispettivamente presidente e direttore del Corecom), Pasquale Carulli (esperto legale senior di Cles), Marco Magistrale e Fabio Valenzano ( esperti contabili juniores dell’azienda), Angela Vicenti e Rosa De Florio. Fra i documenti contestati dalla Procura c’erano diversi atti amministrativi risalenti a un periodo compreso fra giugno 2019 e ottobre 2020. Nella sua richiesta di archiviazione il pm aveva evidenziato come “a un’attenta valutazione delle deduzioni difensive e e degli interrogatori” non ci fossero i presupposti per “formulare una ragionevole previsione di condanna nei confronti degli indagati”.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]