I Carabinieri Forestali hanno elevato una raffica di multe ai danni di autolavaggi nel Barese per l’assenza delle previste autorizzazioni in corso di validità e il mancato funzionamento degli impianti di depurazione a servizio delle attività. In totale sono 50 i controlli eseguiti in Provincia di Bari con sequestri di impianti a Casamassima, Rutigliano e Monopoli.
Gli impianti sequestrati operavano in assenza della prevista autorizzazione unica ambientale allo scarico in pubblica fognatura delle acque reflue industriali rinvenienti dall’attività di autolavaggio, ai sensi della normativa di settore.
In un caso, il titolare dell’impianto è stato denunciato anche per gestione illecita di rifiuti poiché nel piazzale aziendale è stata trovata la presenza di cisterne interrate ricolme di reflui e fanghi. In una di queste cisterne è stata notata la fuoriuscita di un tubo in plastica collegato ad una pompa sommersa, la quale prelevava e convogliava i reflui direttamente nel pozzetto di scarico finale, bypassando il trattamento del depuratore, risultato non funzionante.