Terremoto nell’Organismo Congressuale Forense, l’organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana. Lo scorso 8 marzo è stata votata una mozione di sfiducia nei confronti di Alessandro Vaccaro, tesoriere e componente dell’ufficio di Presidenza.
Alla base il trasferimento di alcune somme di denaro, per un valore pari a 215 mila euro, dal conto dell’Ocf a quello personale. Dalle verifiche svolte è emerso che solo 177mila euro sono stati restituiti, i restanti 38mila euro sarebbero stati invece bonificati a Il Sole 24 Ore.
Nonostante la restituzione in parte della somma di denaro, Vaccaro è stato sfiduciato e si è dimesso dalla carica. Solo qualche giorno prima l’avvocato Vincenzo Ciraolo, anche lui nella presidenza, aveva presentato le sue dimissioni per “impegni elettorali”.
Nell’ufficio di Presidenza sono rimasti così solo l’avvocato Giovanni Malinconico e l’avvocato Giovanni Stefanì, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari. l quattro sono legati per aver fondato insieme anche una società (Synergheies). Raggiunto telefonicamente, l’avvocato Stefanì non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.