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Baby escort a Bari, prestazioni fino a 500 euro. Hotel di lusso, regali e droga agli incontri: i retroscena

14 Maggio 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
14 Maggio 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Emergono i primi retroscena e dettagli dell’inchiesta sul “desolante e inquietante giro di prostituzione minorile” (così viene definito dal gip Giuseppe Ronzino) che ha portato nella giornata di ieri a 10 misure cautelari. In carcere sono finiti il 25enne Nicola Basile, il 29enne Ruggiero Doronzo, Marilena Lopez (di 35 anni e detta Marilù), Federica De Vito (detta Erika di 25), Antonella Albanese (detta Emma di 24) ed Elisabetta Manzari (24 anni): i 6 sono accusati di aver indotto, favorito, sfruttato, gestito e organizzato la prostituzione di tre studentesse minorenni di 16 anni. Ai domiciliari anche due presunti clienti, Fabio Carlino e Roberto Urbino (47 e 42 anni), consapevoli che le ragazze fossero minorenni. Il penalista di Lecce, Stefano Chiriatti, e Michele Annoscia, gestore di un b&b di Bari, invece sono soggetti da ieri a obbligo di dimora.

Le donne arrestate sui social si definivano le “Squad girls”. Erano loro stesse a svolgere anche l’attività di escort e avrebbero “introdotto le ragazze minorenni negli abissi dell’attività di prostituzione, promettendo loro lauti compensi e guadagni facili”, come si legge nelle carte. Le 16enni venivano pagate fino a 500 euro a prestazione e dovevano dividere i ricavi con chi organizzava gli incontri (soprattutto nel Barese, ma avvenivano anche a Lecce, nella Bat e in alcuni casi anche a Milano e Roma), spesso in attesa nella stanza accanto dell’hotel o del b&b in cui avvenivano. Alle ragazze venivano dati anche regali super costosi come vestiti, scarpe e borse. Negli incontri, organizzati spesso in super suite con idromassaggio e con vista sul mare, non mancavano alcol, droghe leggere e anche quelle pesanti, utilizzate dai clienti.