Con la richiesta di costituzione di circa un migliaio di altre parti civili, prevalentemente azionisti, in aggiunta alle 1.540 già costituite in udienza preliminare, è cominciato dinanzi al Tribunale di Bari il terzo processo sulla vecchia gestione della Banca popolare di Bari. A giudizio ci sono l’ex condirettore generale Gianluca Jacobini con Giuseppe Marella e Nicola Loperfido, rispettivamente ex responsabili dell’Internal Audit e della Direzione Business dell’istituto di credito. I tre ex amministratori della banca sono accusati di ostacolo alla vigilanza e false comunicazioni sociali nell’ambito del procedimento sulle cosiddette “operazioni baciate”. La banca, che ha già patteggiato una sanzione pecuniaria di 240mila euro per la responsabilità amministrativa degli enti, è costituita come responsabile civile.
Per l’Unione nazionale consumatori, parte civile nel processo, “è incredibile come su circa 60mila azionisti soltanto il 4% sia oggi qui a difendere i propri interessi. Non so se sia rassegnazione o mancanza di fiducia nelle istituzioni”. Tra le altre parti civili costituite ci sono Federconsumatori Puglia, Codacons, Comune di Bari, Regione Puglia. In particolare la Regione, motivando la propria costituzione, ha evidenziato che “i fatti contestati hanno anzitutto leso l’immagine” dell’ente, anche “rispetto alle attrattive imprenditoriali del territorio, sia per le ricadute occupazionali, che per l’affidabilità del mercato regionale così gravemente inquinato e ferito per il danno inferto al tessuto economico e alla produttività della regione”.