Quinto Potere si è recato in viale Papa Pio XII per raccontare la storia di Vito Scalera e del suo Bar Moderno, punto di riferimento a Bari per chiunque. “Da 57 anni siamo qui e la nostra storia continua ancora, i miei figli e mio genero sono ora all’interno dell’azienda, ho tre torri che si stanno rafforzando e tra qualche anno lascerò il testimone perché è giusto così”.
Vito ha ricevuto nella Camera di Commercio di Bari il premio “Impresa storica”. “È stato un momento toccante, lo dedico ai più grandi di tutti: i miei genitori. Essere un punto di riferimento per i baresi è un orgoglio, abbiamo superate tante difficoltà tra cui l’ultima del Covid che non è ancora finita – continua -. Sono duro, ho 15 dipendenti e riesco a tenerli. Fin quando ci sarò io non taglierò nessun personale per far posto alle macchine, preferisco spendere soldi per qualcosa di utile e per le persone che lavorano e che danno l’anima. Anche i miei figli la pensano come me”.
Covid ma non solo, Vito deve fronteggiare anche il problema delle materie prime. “Da gennaio ne vedremo delle belle, iniziano a scarseggiare e il prezzo raddoppia. I trasporti saranno sempre più deficitari, le consegne arriveranno in ritardo e questo significa che a pagarne le spese saranno i clienti”. Una chiacchierata quella tra Antonio e Vito che si estende poi ad altri temi del settore della ristorazione, sempre più in difficoltà negli ultimi tempi.