“Da sabato non riusciamo a dormire in attesa dell’esito degli esami del sangue. È successa una cosa grave e dovrebbero farci sapere subito e non far stare con l’ansia una famiglia intera”. A parlare sono i genitori del ragazzino di 11 anni che sabato 14 maggio si è punto con una siringa mentre giocava a calcio sulla spiaggia di Pane e Pomodoro.
“La dottoressa del Pronto Soccorso ci aveva detto che i risultati li avremmo avuti oggi, ma dopo averci fatto andare prima al Cup, poi alla direzione sanitaria e poi di nuovo al Pronto Soccorso, ci hanno detto che i risultati non erano pronti e che dobbiamo tornare sabato”.
“Non riusciamo a dormire la notte. Vogliamo sapere se nostro figlio ha qualcosa. Non è possibile tenerci in tarantella per così tanto tempo. Siamo stremati”. Il ragazzino dovrà essere sotto controllo per i prossimi 6 mesi per capire se la siringa, nascosta dai suoi amici per continuare a giocare, lo ha infettato o no.
“Abbiamo anche scritto al sindaco Decaro. Non ci ha mai risposto. Vogliamo che la spiaggia venga ripulita perché non è normale trovare ancora oggi siringhe nascoste nella sabbia”.