“Ieri abbiamo passato 15 ore in pronto soccorso al Di Venere con mio padre che aveva due costole rotte in una situazione che sembrava un misto tra film horror e comico”. Inizia così la denuncia inviata da un lettore alla nostra redazione. L’ennesima odissea vissuta in prima persona che punta i riflettori sui problemi della sanità barese e pugliese. “Tutto quello che non vorresti vivere quando hai dolori lancinanti che ti impediscono di parlare – si legge nel messaggio -. Dopo 15 ore ci hanno detto di andare al Policlinico perché non c’era il chirurgo. Ma è normale tutto questo ?? In che paese del terzo mondo viviamo? Ci sono troppe cose che non vanno”.
“La lamentela è basata sul nulla e sulla non conoscenza delle procedure del Pronto Soccorso che ha fatto il suo lavoro. Il paziente è stato sottoposto a TAC e radiografie, il tempo è assolutamente compatibile con tutta la serie di esami effettuati – fa sapere l’ospedale -. È stata poi presa una decisione, ovvero quella di effettuare una consulenza dal chirurgo toracico. Al Di Venere non è presente la Chirurgia toracica, presente invece al Policlinico di Bari. Qui non mancano i chirurghi. Il paziente ha deciso di andare via spontaneamente”.