“Sono molto arrabbiata, cresco i miei figli in modo libero, rispettando tutti”. Inizia così lo sfogo di una giovane mamma barese che ha contattato la nostra redazione per raccontare quanto accaduto a suo figlio 15enne.
“Si è recato alla stazione con l’autobus, scende dal mezzo e prende il sottopassaggio che porta all’ingresso di parco Rossani – racconta -. Ha sentito dietro di sé una presenza, si è girato e in un attimo si è accorto che non aveva con sé più il portafogli. Con educazione si è avvicinato a questo signore, un tunisino, e ha chiesto con rispetto se avesse visto un portafogli. Ovviamente non sapeva nulla”.
“Ero fuori Bari, precisamente a Matera, mi sono precipitata sul posto perché mio figlio era impaurito e scosso – continua -. Abbiamo allertato i Carabinieri, ci hanno detto che sarebbe arrivati sul posto, ma niente. Ho cercato di farmi giustizia da sola. Ho girato fuori e all’interno di parco Rossani, è un posto bellissimo, ci sono tanti bravi ragazzi, ma ciò che fa paura è quello che c’è fuori. C’è di tutto, ci sono tanti tossici. Abbiamo chiesto informazioni, lui è un personaggio noto, è conosciuto da molti, tanto che in un giorno ha fatto sparire ben 5 cellulari”.
“Ho fatto denuncia in caserma, mio figlio deve partire il 4 e ora non più la carta d’identità. Abbiamo scritto privatamente anche al sindaco Decaro, ma come è possibile avere un parco così bello che però è nelle mani di questi balordi? Perché dobbiamo insegnare ai nostri figli di essere diffidenti e razzisti? Non è giusto farsi giustizia da soli, non si può vivere così e lasciare che i tuoi figli rischino. Dove sono i controlli? Vedo un abbandono totale. Aiutateci affinché ci siano presidi di controllo, il problema non deve essere nostro”.