Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza con cui sono stati condannati rispettivamente a 8 anni e a 8 anni e 4 mesi di reclusione il 22enne Francesco Abbinante e il 25enne Giuseppe Oreste, responsabili della morte di Onofrio Ricupero, il 34enne travolto durante una gara di velocità in via Napoli la sera del 29 ottobre 2020, con annessa sospensione della patente per tre anni e mezzo milione di risarcimenti ai familiari della vittima. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Locale, la Peugeot su via viaggiava Ricupero è stata colpita frontalmente da uno dei due mezzi in gara che durante una manovra di sorpasso ha invaso la corsia opposta ad una velocità di 138 chilometri orari, mentre il limite su quel tratto di strada è di 50.
Nella sentenza è stata certificata “l’assenza di un percorso di consapevolezza e progressiva revisione critica delle condotte da parte degli imputati”. Tanto che Giuseppe Oreste, subito dopo l’arresto, ha definito il tutto come una “bravata”. Una delle tante, come certificato dai tanti video pubblicati sui social network. Nessuno si è fermato a soccorrere Ricupero, come hanno raccontato anche due testimoni e il passeggero rimasto ferito che sedeva accanto ad Abbinante. “Totale insensibilità rispetto al tragico epilogo che ha contribuito a causare”, si legge nelle motivazioni della sentenza del magistrato che non ha ritenuto né l’uno né l’altro meritevoli della concessione di attenuanti generiche.