“Come si può cercare del personale, facendo una proposta di lavoro da 15 ore al giorno (11-15 e 17-1), da 5 giorni lavorativi con 2 giorni di reperibilità (praticamente 7 su 7), con una paga di 500 euro al mese?

Inizia così il post denuncia su Facebook di Antonio, in merito ad un colloquio di lavoro tenuto con una nota catena alimentare operativa a Bari.

“Poi danno la colpa al reddito di cittadinanza – si legge nel post -. Non vi lamentate, non fate le vittime, lamentandovi che non si trova più gente che ha voglia di lavorare. Siete voi a far perdere la voglia. Dovete pagare quello che spetta, non dovete sfruttare il personale”.