“Mia suocera ha 92 anni, ha rimediato la frattura al femore ed è stata operata. Tramite il nostro medico di base, abbiamo richiesto la visita geriatrica a domicilio perché ha bisogno di ausili come la sedia a rotelle, i panni, il deambulatore e una serie di cose”. L’ennesima denuncia sulla malasanità barese e pugliese è a firma di un nostro lettore. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per ricostruire la vicenda.
“Dopo aver ricevuto la ricetta, mi sono recato allo sportello CUP dell’ospedale Fallacara di Triggiano. Mi hanno detto che non era compito loro prenotare la visita e mi hanno invitato a chiamare il numero verde. È nato un ping pong tra le parti, dopo aver chiamato il numero verde mi è stato detto di recarmi allo sportello CUP dell’ospedale, ma la storia si è ripetuta. Morale della favola: non ci sono date disponibili per prenotare una visita geriatrica domiciliare – racconta -. Mi sono interfacciato con altri utenti sul posto, c’è chi aspetta anche per problemi più gravi. La beffa più grande è che una visita geriatrica a pagamento non vale per ottenere l’ausilio. Pretendono che la visita sia fatta da un medico Asl, insomma il cane che si morde la coda. Noi per fortuna possiamo sostenere alcune spese, ma chi non può si trova in grandissima difficoltà. Una situazione davvero terribile”.