La nostra incursione del 31 agosto scorso in piazza Libertà, proprio in mezzo a Palazzo di Città e a quello del Governo, non è passata inosservata. Alcuni residenti del centro storico ci hanno segnalato un vistoso aumento dei controlli per contrastare il fenomeno del “caffè a piacere”, in altre parole l’imperversare dei parcheggiatori abusivi. Dopo qualche giorno siamo tornati per verificare personalmente la situazione e obiettivamente abbiamo documentato un maggiore passaggio di uomini in divisa: Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani.
La speranza è quella che non duri tutto come sempre da Natale a Santo Stefano, ovvero che non torni tutto nelle mani degli abusivi giusto il tempo di sorseggiare quello stesso caffè a piacere, che tanto a piacere non è. Domenica scorsa, poi un abusivo avvicinava gli automobilisti senza neppure scendere dalla propria auto. Una guardia giurata ha tenuto il gioco fino a quando non è arrivata una pattuglia della Polizia, che ha identificato l’uomo. La prassi è ancora molto diffusa in tutta la città e metterla in pratica in tutte le sue forme spesso sono gli stessi già multati, denunciati e in qualche caso persino raggiunti dal cosiddetto daspo urbano.
Terremo la situazione sotto controllo, seppure un approccio così leggero difficilmente farà andare di traverso il caffè a chi ha fatto di questa abitudine una velata arte intimidatoria. Agli automobilisti non resterà che scegliere se allungare l’euro – perché con meno il problema resta – oppure restare intransigenti contro l’illegalità e rischiare una riga sullo sportello. Tra gli abusivi c’è chi delinque per scelta, perché proprio non ha l’inclinazione al rispetto delle leggi e chi lo fa per assoluta necessità.
È nei confronti di questi ultimi che evidentemente le politiche del lavoro e sociali non funzionano adeguatamente. In tempi di campagna elettorale, tra l’altro breve e feroce, potrebbe essere uno dei punti da prendere in considerazione. Nell’attesa condividiamo la soddisfazione di una parte degli automobilisti con i primi due agenti della Polizia Locale incontrati per strada.