Non solo Sandrino Cataldo, anche Alfonsino Pisicchio deve restare ai domiciliari. Il gip Ilaria Casu ha infatti respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dalla difesa dell’ex assessore regionale dopo l’ultima tornata elettorale amministrativa e basata sullo scioglimento delle associazioni “Centro Democratico” e “Iniziativa Democratica per Bari” avvenuto dopo l’arresto dello scorso 10 aprile.
A due mesi di distanza secondo la difesa sarebbero venute meno le esigenze cautelari, ma non basta. Secondo il gip i rapporti politici non si sono affievoliti, visto il bacino elettorale di Pisicchio. Sullo sfondo anche il ballottaggio a Bari tra i candidati sindaci Leccese e Romito, in programma il 23 e il 24 giugno. Il Tribunale del Riesame, il 3 maggio scorso, aveva già respinto il ricorso presentato dai legali dei fratelli Pisicchio, accusati di concorso in corruzione e turbativa d’asta per un appalto del Comune di Bari proprio in vista delle amministrative baresi.