Dopo due mesi siamo tornati in via Libertà, l’omonima strada del quartiere barese in cui i residenti denunciarono la mancanza di acqua. La pressione era talmente bassa che agli inquilini dei piani superiori usciva solo un filo di acqua. All’epoca contattammo l’Acquedotto Pugliese, che nella via stava effettuando dei lavori al tronco, e anche l’ingegnere Galasso, assessore ai Lavori Pubblici, che purtroppo sottolinearono come la pressione era quella garantita per legge e che quindi non potevano neanche mandare le autobotti.
Il problema, a distanza di due mesi, si è ripresentato a causa di altri lavori che AqP sta facendo in altre vie del quartiere. Si è creata una vera e propria emergenza sanitaria per anziani e disabili che devono riuscire a sopravvivere senza l’acqua corrente, necessaria per la pulizia personale che in stati di degenza è davvero essenziale.
Un esempio è Emanuele, un anziano disabile costretto a letto, ma come lui ce ne sono tantissimi altri che in questi giorni stanno vivendo un vero e proprio incubo. “Ci stiamo organizzando per mettere l’autoclave, ma non ci hanno dato il tempo di farlo prima dei lavori. Finché si passano tutte gli step amministrativi ci vuole tempo. Poi bisogna fare i conti anche cpon gli inquilini che hanno le autoclavi personali”.
“In più col fatto che le autobotti non le possono mandare perché è garantita la pressione minima, noi dobbiamo in tuti i modi cercare di raccogliere più acqua a possibile e non è normale”.