Una autocarrozzeria abusiva è stata scoperta dalla Polizia Locale nel Quartiere Stanic. All’interno dell’autocarrozzeria è stato sorpreso un uomo di 58 anni residente a Bari e 3 veicoli di cui un autocarro già all’interno di un forno di verniciatura.
L’attività di autoriparatore e carrozzeria veniva effettuata in violazione all’art. 10 co.2 della legge n°122/92 e s.m.i., non essendo il soggetto intento nelle attività iscritto nell’apposito Registro delle Imprese Artigiane e l’attività di verniciatura veniva altresì effettuata in assenza della prevista autorizzazione per l’emissione dei fumi in atmosfera, ai sensi della parte V del D.Lgs. n°152 del 2006 e s.m.i. (Testo Unico Ambientale).
Il locale in questione, delle dimensioni di mt 6 x mt 20 circa, era privo di areazione e all’interno era ubicato un forno di verniciatura delle dimensioni di mt 5 x mt 6, privo dei requisiti e dispositivi utili a contenere l’emissione dei fumi, polveri ed esalazioni, onde evitare danni all’ambiente.
Erano depositati, altresì, in maniera incontrollata, rifiuti pericolosi e non derivanti dalla suddetta attività, costituiti da paraurti, lamierato, barattoli di vernice , cristalli solventi ed altri rifiuti derivanti dalla attività di verniciatura.
I rifiuti non erano stoccati in contenitori idonei e coperti, e marchiati UN, non era indicato il codice CER del rifiuto, nonché risultavano privi della descrizione e della classe di pericolosità. L’uomo non era in possesso di alcuna documentazione inerente le analisi chimiche del rifiuto ed il relativo registro di carico e scarico comprovante il corretto smaltimento finale degli stessi.
Il soggetto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati previsti dagli artt. 269 – 279 -192 – 256 del D.Lvo 152/06 ovvero perché sprovvisto della prescritta Autorizzazione all’emissione in atmosfera (che prevede una pena da 2 mesi a 2 anni o l’ammenda da € 1.000 ad € 10.000), oltre perché realizzava un deposito incontrollato di rifiuti (che prevede l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da € 2.600 ad € 26.000 perché trattasi di rifiuti pericolosi).
La Polizia Locale ha proceduto a porre sotto sequestro giudiziario il locale adibito a carrozzeria, che risultava di proprietà di altri soggetti, nonché i rifiuti all’interno depositati in maniera incontrollata, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
I tre veicoli in riparazione venivano consegnati ai legittimi proprietari e a carico di questi ultimi, venivano contestate le violazioni degli artt. 6 e 10 della legge 122/92 – Legge che reca Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell’attività di autoriparazione – in quanto si avvalevano, per la riparazione del proprio veicolo di impresa non iscritta nell’apposito Registro, sanzione pecuniaria di € 86,00. A carico del soggetto che svolgeva l’attività abusiva di riparazione è prevista una sanzione pecuniaria da € 5.164 ad € 15.494 oltre la confisca delle attrezzature utilizzate.