Per la seconda volta lo Stato è stato condannato a pagare i costruttori di Punta Perotti, l’ecomostro abbattuto nel 2006. La prima sentenza arrivò nel 2012 e prevedeva un risarcimento di 49 milioni di euro. Questa volta le cifre sono più basse, ma la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, è la stessa. Per i giudici però non è provato che i suoli illegittimamente confiscati fossero realmente edificabili ai tempi del fallimento della lottizzazione sul lungomare di Bari. La sentenza riguarda la Giem, società della famiglia Andidero. La confisca ai danni della società fu enorme e si chiese alle parti, lo Stato e la Giem, di trovare un accordo, mai raggiunto. La sentenza, come viene sottolineato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, prevede un risarcimento di 35mila euro di danni patrimoniali, 10mila di danni non patrimoniali e 70mila di spese, ma non i danni indiretti, ovvero il guadagno stimato a 54 milioni di euro secondo la perizia.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]