La gup del Tribunale di Bari, Luigia Lambriola, alla fine del processo con il rito abbreviato, ha condannato a pene comprese tra i 16 mesi e i 18 anni di reclusione i 27 imputati nel processo della Dda di Bari su una presunta associazione a delinquere di narcotrafficanti, attiva h24, con base operativa nella palazzina L di via Caldarola, nel quartiere Japigia.
Le indagini hanno documentato 25mila episodi di spaccio in un anno. I pusher vendevano a centinaia di clienti ogni tipo di sostanza stupefacente. Tra loro ci sono pregiudicati ritenuti vicini al clan dei Palermiti.
La condanna più elevata a 18 anni di reclusione è stata inflitta nei confronti del presunto capo, Giuseppe Martiradonna. Per i suoi familiari (Angelo, Emanuel, Michele e Filippo) la gup ha disposto condanne tra i 6 anni e gli 8 anni e 8 mesi di reclusione. Al pregiudicato Michele Bellantuono inflitti 16 anni di reclusione, 9 anni e 4 mesi a Michele Abbaticchio e Andrea Carrassi. Condannati a 8 anni invece Eugenio Lovergine, Giacomo Cassano e Vito Ivan Bottalico.