Il 12 luglio scorso, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno eseguito, d’iniziativa, un fermo di indiziato di delitto nei confronti di L.A., pregiudicato di 76 anni, ritenuto responsabile del tentato omicidio di un quarantasettenne senza fissa dimora, avvenuto la mattina precedente in piazza Balenzano, nel quartiere Madonnella.
Alle ore 11.00 circa dell’11 luglio, l’aggressore, per futili motivi, colpiva la vittima con un violento fendente nella zona sottoscapolare destra, che intaccava anche organi vitali. Ricevuto il primo colpo, la vittima fuggiva, inseguita dall’aggressore che, brandendo il coltello insanguinato, tentava di raggiungerlo, per finirlo. Tutto accadeva alla presenza di numerose persone, a pochi metri dall’autosilo e dalla sede di un’associazione, che proprio lì, offre un presidio fisso di supporto ai senza fissa dimora della città. Proprio la presenza sul luogo di numerose persone induceva, ad un certo punto, l’aggressore a desistere e ad allontanarsi e, come se nulla fosse accaduto, a recarsi alla spiaggia di “Pane e pomodoro”, per qualche ora di relax.
Al termine dell’agguato, il malcapitato veniva trasportato d’urgenza al Policlinico di Bari, dove veniva operato, sedato, e ricoverato in prognosi riservata presso il Reparto di Rianimazione. Tra vittima ed aggressore si erano registrati, negli ultimi tempi, alcuni litigi, determinati dall’ossessione dell’accoltellatore per una donna, senza fissa dimora, che avendo rifiutato le sue avances, era stata aggredita; a difesa della malcapitata, era intervenuto l’odierna vittima che affrontava, qualche giorno fa, il 76enne, che, per risposta, la mattina dell’11 luglio, lavava l’offesa subìta, colpendo con premeditazione ed intento omicida la vittima, con un grosso coltello.
Subito dopo i fatti, nell’immediatezza, gli agenti della sezione “Omicidi” della Squadra Mobile hanno proceduto all’escussione di numerosi testimoni e a recuperare le immagini di sistemi di video sorveglianza presenti in loco, che confermavano i dettagli dell’aggressione, consentendo di acquisire, a carico dell’indiziato, elementi inconfutabili posti a fondamento del Fermo di p.g..
Il fermo d’indiziato di delitto nei confronti di L.A. non è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari il quale, per altro, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere, come richiesto da questa Procura della Repubblica di Bari. Si ribadisce che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata in sede processuale, nel contradditorio tra tutte le parti, con il rispetto dei diritti della difesa.