“Vogliamo sentirci liberi”. In centinaia ieri si sono presentati al Parco Rossani per manifestare contro la violenza subita da una coppia non binary, ovvero che non si riconosce nella identità di genere.

I due, di 23 anni e 19 anni, sono stati prima insultati e poi aggrediti. Uno dei due è stato colpito da un masso che gli ha procurato una ferita alla testa. “Non possiamo più tornare a Bari perché il gruppo che ci ha aggrediti ci ha già detto che vuole la resa dei conti. Dovremmo vestirci in modo diverso per non farci riconoscere, ma non lo faremo” ha dichiarato la coppia aggredita.

“Chiediamo all’amministrazione comunale – ha detto Asia Iurlo, portavoce del Bari Pride – di rafforzare quelle che sono le esperienze positive delle associazioni per riempire questi spazi sociali; chiediamo percorsi di formazione per le forze dell’ordine affinché siano in grado di accogliere appieno le denunce: chi subisce un’aggressione omolesbobitransfobica non può trovarsi nel momento in cui la riporta a subire ulteriori violenze perché la propria identità non viene riconosciuta, o perché non si hanno elementi per rapportarsi col linguaggio giusto a chi si dovrebbe difendere”.