Questa mattina, a Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Antonio Decaro e del direttore della ripartizione Urbanistica Pompeo Colacicco si è proceduto alla consegna ufficiale del cantiere del primo lotto di Costa Sud, il lotto n. 2 all’impresa aggiudicataria dell’appalto, il Consorzio Valori scarl. All’incontro hanno partecipato l’ingegner Framcesco Lenoci del Consorzio Valori e l’architetto Gianluigi Sylos Labini, direttore dei lavori e componente del raggruppamento di progettazione che vanta oltre trenta progettisti.
“Era il 20 aprile del 2014, quando durante era la mia prima campagna elettorale da sindaco, annunciai per la prima volta alla città che nella zona sud di Bari, da pane e pomodoro a San Giorgio, avremmo realizzato un grande parco marino, lungo 6 km, che finalmente ci avrebbe permesso di lasciarci per sempre alle spalle il degrado, fisico ma anche sociale, che per decenni ha caratterizzato quella zona di Bari – spiega il sindaco Antonio Decaro -. Avevamo preso degli impegni: in cinque anni completare la progettazione e in dieci anni avviare i lavori. Oggi, sono felice di poter dire che dopo 9 anni, 11 mesi e 8 giorni stiamo mantenendo quell’impegno. Consegniamo formalmente il primo cantiere di uno dei sei lotti del grande progetto di Costa Sud. Questo significa che partono i lavori concretamente e che diamo inizio a quella che è la vera sfida della città di Bari.
Questo progetto è il risultato di un piano urbanistico esecutivo che interviene su di un area di 938 ettari di superficie che vede la presenza di oltre 27 mila abitanti, tra i quartieri di Japigia, Madonnella, Sant’Anna e San Giorgio. Una pianificazione urbanistica senza precedenti nella città di Bari che ha eliminato tutte le volumetrie lungo la costa e ridotto del 50% quelle complessive con una riduzione del consumo di suolo di oltre il 60%. Ma il potenziale di questa operazione è molto più ampio perché non solo migliorerà la qualità ambientale dei luoghi, la vita dei baresi ma renderà la nostra città più attrattiva dal punto di vista turistico ed economico. In questa grande aree ci saranno nuove spiagge, aree attrezzate, aree per lo sport, piste ciclabili, nuove zone completamente deimpermeabilizzate e rinaturalizzate con migliaia di alberi nel rispetto della vegetazione esistente. L’attuale strada diventerà una corsia ciclopedonale, mentre una semi carreggiata per il trasporto pubblico sarà realizzata dove oggi ancora insistono i binari che finalmente RFI sta spostando nell’ambito del progetto del Nodo ferroviario sud. Nella zona interna invece, dal mare guardando verso Japigia, ci sarà spazio per piccole attività economiche, orti sociali, la riqualificazione della lama valenzano, e una nuova connessione tra i quartieri a partire dalla rigenerazione dell’esistente. Non è stato semplice, ci sono voluti 10 anni di lavoro, un concorso di progettazione, tante procedure, le gare, la variante urbanistica, gli espropri, fino ad arrivare all’apertura dei cantieri di questi giorni. Dieci anni fa mi dicevano che era solo una delle tante pagine di un libro di sogni. E invece qui oggi stiamo scrivendo, nero su bianco, una pagina di storia della città di Bari. Voglio, infine, ricordare che il Parco costiero Costa sud è uno dei quattordici progetti bandiera finanziati dal ministero della Cultura nell’ambito del fondo complementare del PNRR con un totale di 75 milioni di euro. Quando mi dicevano di essere un sognatore, io ho sempre risposto: se possiamo sognarlo, possiamo farlo!”
“Questo è il primo passo concreto – quelli amministrativi sono stati lunghi e complessi – dell’esecuzione del piano Costa sud – ha proseguito Pompeo Colacicco -. Oggi finalmente arriviamo alla consegna dei lavori: abbiamo già fatto un primo cronoprogramma con gli esecutori delle opere e abbiamo fiducia di poterle completare nei termini dei disciplinari, molto ambiziosi, che ci ha imposto il Ministero finanziatore. Si tratta di un progetto di grandissima qualità e di ampio respiro che ha un’anima fortemente ambientalista, di recupero del verde e della fascia costiera. Sono certo che sarà il primo passo per dare il via all’intera urbanizzazione secondaria del Piano urbanistico di costa Sud che è stato al centro degli impegni della ripartizione Urbanistica negli ultimi due anni anche grazie agli operatori, impegnati nella progettazione sia dell’urbanizzazione sia dell’intero piano, dei cui risultati non posso che essere ampiamente soddisfatto. Mi auguro che le opere continuino secondo il programma condiviso all’inizio, e che fin qui abbiamo rispettato, e confido che a breve procederemo alla consegna almeno degli altri tre lotti; gli ultimi due – quelli di Punta Perotti e Torre Carnosa – richiederanno forse un po’ più di tempo perché vicende secondarie ma importanti impongono maggior cautela nella gestione delle procedure. Per quanto riguarda le tempistiche di esecuzione, partono da oggi i 730 giorni previsti per realizzare l’opera. Al momento guardiamo al 31 dicembre 2026 come termine ultimo per la conclusione dei lavori. A brevissimo avvieremo anche il lotto 6, che comprende le aree intorno al Bellavista: aspettiamo la conclusione dell’attività di verifica, l’appaltatore si è reso disponibile a consegnare le opere non appena si saranno verificate tutte le condizioni. Per il lotto 4 e il lotto 5, invece, stiamo completando la fase di verifica della progettazione ma siamo ragionevolmente convinti che entro trenta giorni concluderemo anche quelle attività”.
“È un grande onore per me partecipare a questa operazione – ha dichiarato Gianluigi Sylos Labini – che ritengo un’operazione di bonifica e di grande rilievo per l’interconnessione della città in un’area in cui la ferrovia creava una separazione netta tra due territori che avevano il diritto di essere vissuti contestualmente. Questa straordinaria operazione cambierà il volto della città in quell’area, determinando grandi vantaggi. Oltre che progettista sono direttore dei lavori, un impegno importante per arrivare a una qualità che sia proporzionata all’impegno finanziario che il programma ha messo a disposizione per le aree interessate. L’intervento per larga parte prevede l’implementazione delle aree verdi e la maggiore qualificazione di tutti gli spazi funzionali per le attività balneari e di godimento degli spazi circostanti per il tempo libero. La città avrà così delle aree di grandissima dimensione a disposizione per poter svolgere tutte quelle attività fin qui realizzate in spazi molto più contenuti. Nascerà un parco di grandi dimensioni che questa città non ha mai avuto, un parco costiero in cui saranno messe a dimora alberature e arbusti: ci sarà una pineta e saranno creati servizi di vario tipo quali esercizi di ristorazione e aree gioco per i più piccoli, Grazie ai lavori in programma, nascerà un polo urbano dedicato alla natura e al tempo libero e questo, per la città, è un fatto rivoluzionario”.
“Siamo un Consorzio che opera a livello nazionale ma mantiene un forte radicamento territoriale con 45 aziende attive in Puglia – ha concluso Francesco Lenoci, rappresentante del Consorzio Valori -. Siamo consapevoli di essere l’ultima staffetta a ricevere il testimone per portarlo al traguardo. Naturalmente con il rup ingegnere abbiamo già predisposto un programma per avviare i lavori e svolto anche una serie di sopralluoghi. Desidero rassicurare il sindaco: siamo prontissimi”.
Di seguito una sintesi degli interventi previsti nell’ambito della progettazione del “Parco Costiero Torre Quetta”:
Il progetto prevede principalmente la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea e la creazione di un sistema di percorsi ciclopedonali che costituiscono l’ossatura principale dell’area lungo la quale si succede una sequenza di aree tematiche caratterizzate da spazi aggregativi, ludico-ricreativi e sportivi tra cui: aree gioco, spazi per la fruizione balneare, spazi pubblici, ambiti naturalistici e campi sportivi polivalenti. Ognuno di questi ambiti è studiato in continuità con gli altri in modo da rendere trasversale e integrato l’utilizzo di tutti gli ambienti. Tutti i percorsi avranno un carattere naturalistico garantendo al contempo la fruizione dell’area da parte delle persone con disabilità e dei mezzi di soccorso e manutenzione.
Le principali azioni operative previste dal progetto si riassumono in:
Strada litoranea: rivisitazione della sezione stradale. L’obiettivo dell’intervento è ricucire il rapporto con lo spazio pubblico antistante la strada, rallentare il traffico garantendo attraversamenti in sicurezza oltre che strutturare la sezione stradale come uno spazio urbano attrezzato a servizio della comunità locale. In definitiva le operazioni previste vanno nella direzione di trasformare l’attuale arteria stradale in una strada parco anche attraverso l’attivazione della zona 30.
Nuova rete di percorsi ciclo-pedonali: oltre al percorso ciclopedonale che si sviluppa lungo la dorsale carrabile, il progetto si avvale di altri spazi dedicati a una percorrenza mista. Questi percorsi hanno il compito principale di collegare la dorsale del parco, la spiaggia e l’entroterra, garantendo al tempo stesso l’accessibilità alle aree attrezzate / sportive.
Nuove aree attrezzate: le aree per lo svago e le aree gioco per bambini sono collocate nei pressi degli assi principali di penetrazione ciclopedonale del parco e a ridosso della strada litoranea. Tutte le aree, di uguali dimensioni (poco inferiore a 300 mq) e di forma ellittica, si differenziano tra loro oltre che per le diverse attrezzature e funzioni, che ne distinguono l’utenza, anche per il colore della pavimentazione, drenante e anti-trauma. I colori proposti ricercano un equilibrio tra la necessità di evidenziare queste “nuove occasioni funzionali” e la necessità di un’integrazione con il medio naturale.
Sostituzione superfici di parcheggio asfaltate con pavimentazioni drenanti: il parcheggio esistente, collocato a nord della SS16, oggi si presenta con una superficie in asfalto e munito di recinzione metallica. L’intervento prevede la rimozione della recinzione. Non sono previste modifiche sostanziali di natura geometrica e formale, ma esclusivamente attinenti alla rivisitazione della superficie materiale. Il trattamento mira infatti a garantire l’infiltrazione superficiale delle acque meteoriche. Per questo sono previste la rimozione dell’asfalto esistente e la sua sostituzione con conglomerato ecologico drenante tipo biostrasse. Il parcheggio sarà inoltre collegato in modo efficiente alla rete dei percorsi ciclo-pedonali e garantirà l’accessibilità alle persone a mobilità ridotta. Il numero dei posti auto, tuttavia, rimarrà invariato.
Interventi di accessibilità pubblica alla spiaggia: il progetto prevede la riqualificazione del tratto costiero della spiaggia di Torre Quetta mediante una rilettura integrata di funzioni, infrastrutture e paesaggio, che consenta di ricostruire un “sistema” tra verde, promenade, dotazioni funzionali e accesso al mare; gli interventi, in “sottrazione” rispetto agli elementi costruiti e inamovibili esistenti costituiranno un sistema “discreto” e leggero. Il progetto di riorganizzazione e fruizione della costa, orientato alla sostenibilità ambientale in termini di rimovibilità e leggerezza delle strutture per l’accessibilità, prevede la realizzazione di percorsi pedonali, ortogonali alla costa, di connessione tra zone verdi attrezzate, promenade, servizi (nuovi chioschi e servizi igienici), spiaggia, caratterizzata dalla nuova fascia di gariga (tipo di vegetazione mediterranea), sistema di piattaforme stagionali per la fruizione balneare e pontili di accesso al mare. I percorsi e le piattaforme stagionali, completamente reversibili, saranno realizzati con un dogato in legno zavorrato, semplicemente appoggiato, senza alcun vincolo.
Interventi di piantumazione: previste la riqualificazione della vegetazione esistente e la ricucitura di questa sezione di costa con nuovi impianti arborei e arbustivi attraverso rimboschimenti e realizzazione di ampie zone di macchia mediterranea che apporteranno benefici sia in termini ambientali sia in termini paesaggistici. Le alberature e le tappezzanti scelte sono coerenti con l’obiettivo di incrementare la qualità dell’area sotto il profilo ecologico e sociale oltre che paesaggistico, preservando e arricchendo le peculiarità paesaggistiche del territorio.