Con 22 voti a favori e 6 contrari è passata in consiglio comunale di Bari l’aumento della TARI, la tassa sui rifiuti per il 2024, pari al 13 per cento a causa della delibera di Arera (l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) sulla regolazione tariffaria degli impianti di trattamento dei rifiuti. Presente anche il sindaco uscente Antonio Decaro in quello che è stato il suo ultimo consiglio.
“Avevamo proposto – dichiarano Antonio Ciaula, capogruppo consiliare FdI al Comune, e Antonella Lella, coordinatrice cittadina FdI Bari – un ordine del giorno che alleggerisse i rincari della Tari del 13,3 per cento ai cittadini baresi attraverso l’utilizzo di fondi a disposizione del civico bilancio, come accaduto a Barletta, e per questo avevamo offerto la nostra più ampia disponibilità a considerare ogni eventuale modifica proposta dalla maggioranza pur di raggiungere l’obiettivo. Ma tale nostra proposta è stata respinta da un governo cittadino di centrosinistra miope ispirato al modello ‘meno servizi e più tasse’, senza nessun confronto ma una sterile replica del vicesindaco”.
Fratelli d’Italia, che nella mattinata di oggi 8 luglio ha organizzato un flash mob di protesta, “condanna fermamente la decisione con cui oggi il consiglio comunale ha votato l’aumento della tassa dei rifiuti respingendo la proposta sottoscritta anche da Fratelli d’Italia per ridurre l’impatto sulle tasche dei baresi. Una scelta – concludono Ciaula e Lella – che non c’entra nulla con norme o sentenze, come qualcuno ha tentato di giustificare”.