Vi ricordate delle case popolari quasi invisibili agli occhi dell’Arca? Le stesse in cui iniziarono i lavori ma gli operai sono spariti quasi come se fossero entrati in un buco nero? Siamo tornati nel palazzo popolare tra via Cifariello e via Barisano da Trani perché i residenti, gli stessi che continuano a ribadire di pagare puntualmente il canone all’Arca, ci hanno avvisato che finalmente, dopo due anni, le famose transenne, con tanto di scritta “pericolo”, sono state tolte per far posto alle impalcature che saranno montate lunedì. Il problema è che non è stato specificato di quale mese e quale anno.
Prima di toglierle però, gli operai finiti nel buco nero sono riusciti a trovare la via di uscita e sono tornati sul posto per mettere in sicurezza giusto alcune parti del palazzo pericolante. Facendo qualche rattoppo qua e la. Purtroppo, però, qualche giorno fa a una signora sono ricominciati a cadere i calcinacci sul balcone. La scritta “pericolo” non c’è più, ma probabilmente tutta questa sicurezza non c’è.
Noi come sempre ci rivolgiamo al presidente dell’Arca. Come è possibile che ad oggi non sia stato fatto nulla per nessuno dei problemi presenti? Stiamo parlando della manutenzione, con tanto di scantinati fradici e balconi pericolanti, per non parlare delle infiltrazioni nei muri portanti; dell’occupazione abusiva, con famiglie che si trovano senza una casa perché non ci sono controlli e delle assegnazioni sbagliate a persone che non hanno i requisiti per ottenere una casa popolare. Tutte questioni che meritano una spiegazione, ma non per un nostro tornaconto, ma per i residenti che non possono vivere in queste condizioni.