È stata firmata oggi l’ordinanza sindacale che vieta, fino al prossimo 31 luglio, l’accesso dei cani e di tutte le persone non autorizzate alle aree delimitate sul litorale a sud-est di Bari e segnalate con apposita cartellonistica, in quanto interessate dalla deposizione delle uova del fratino. Negli ultimi anni, infatti, in collaborazione con le diverse associazioni ambientaliste del territorio, sono stati individuati i siti di nidificazione di questa specie di uccello selvatico che si ripetono costantemente anche se non sempre nello stesso punto. Pertanto, nel corso del tempo si è provveduto a studiarne abitudini e meccanismi riproduttivi al fine di tutelarne la sopravvivenza e garantirne la permanenza sulle coste baresi.
“Anche quest’anno abbiamo voluto adottare un’ordinanza che tuteli la deposizione delle uova del fratino, in modo da evitare che la presenza umana o animale possa vanificarne il processo – commenta l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli -. Sono ormai tanti anni che tuteliamo la nidificazione del fratino, una specie selvatica a rischio estinzione, i cui esemplari sono aumentati nel frattempo. Proteggere il fratino significa mettere in sicurezza tutte le 153 specie di uccelli che passano, nidificano e svernano sul tratto costiero a sud della città, tra il canale Valenzano e il camping San Giorgio. Questa attività di sensibilizzazione e tutela viene svolta con la preziosa collaborazione dell’associazione LitorAli, che ringrazio perché da sempre ci aiuta con gli avvistamenti e le segnalazioni sul fratino. E quest’anno, proprio qui a Bari, l’associazione ha individuato qualche giorno fa il primo nido della stagione, che è anche il primo in Italia. Con tutta evidenza le azioni portate avanti in questi anni risultano particolarmente efficaci”.
I luoghi utilizzati per lo svernamento non coincidono necessariamente con il sito riproduttivo; durante lo svernamento i fratini in genere vivono raggruppati, mentre, da metà febbraio, quando iniziano a formarsi le coppie, dopo lotte furibonde per la conquista sia del posto migliore che delle femmine, si spargono nei punti prescelti. La scelta del luogo più idoneo è dovuta a diversi fattori:
· deve essere un posto a riparo dalle mareggiate;
· la zona trofica deve essere facilmente raggiungibile dai pulli;
· deve esserci una buona visuale perché possano facilmente individuare un pericolo che si avvicina;
· la presenza, anche sporadica, di acqua dolce o semidolce è gradita ma non fondamentale;
· estremamente gradita la presenza di banquettes di Posidonia oceanica, ricche di nutrimento e utili ai piccoli per termoregolarsi specialmente a stagione inoltrata;
· non deve esserci un’eccessiva presenza antropica.
Con l’avanzare della stagione balneare, spesso i fratini, a deposizione avvenuta, si ritrovano circondati dai bagnanti, che in qualche modo vengono sopportati e ai quali si adeguano: se però si supera il limite tollerato, il nido viene abbandonato. Quindi, a seconda del clima – in genere dalla prima metà di marzo – iniziano le prime deposizioni. Se una deposizione non va a buon fine per le più svariate ragioni, che possono essere sia di natura antropica sia naturale (il nido è stato travolto dall’acqua, calpestato, predato o abbandonato per motivi non sempre noti), oppure se tutti i pulli muoiono, la coppia effettua una deposizione di rimpiazzo spesso sullo stesso nido ma, a volte, spostandosi di poco. Se ritengono che il motivo della non riuscita sia da imputarsi al partner, formano una coppia nuova con altri elementi.
Nella nostra zona esistono circa sei esemplari che restano qui tutto l’anno, mentre gli altri arrivano tra gennaio e la fine di marzo, a seconda della distanza dal luogo in cui hanno svernato. Sul litorale a sud-est di Bari, in particolare nel tratto che va dal torrente Valenzano al CRAL di Acquedotto Pugliese S.p.A., nidificano abitualmente circa quindici coppie di fratino, circostanza che consente alla città di Bari di detenere il primato in Puglia per la presenza di coppie nidificanti con un numero pari a tutti i fratini nidificanti nella regione Campania. Uno dei maggiori rischi, quindi, è rappresentato dalla presenza in spiaggia di cani sciolti, condotti senza guinzaglio/museruola. Pertanto, l’amministrazione comunale, al fine di non arrecare disturbo alle attività riproduttive della specie attraverso lo svolgimento di qualunque attività che comporti pregiudizio alla nidificazione, comprometta la schiusa delle uova e comporti il rischio di morte per i pulcini, evitando in ogni caso il calpestio dei nidi, ha disposto di proteggere le uova del fratino delimitando e segnalando l’area tramite apposita segnaletica informativa per tutta la durata di validità del presente provvedimento. Si ricorda che, ai sensi dell’art.7-bis del D. Lgs. 267/2000 e s.m.i, l’inosservanza delle disposizioni contenute nell’ordinanza sarà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria tra un minimo di € 25 a un massimo di € 500.