Caffè a piacere per il parcheggio, davanti agli occhi della Polizia Locale e delle Istituzioni. Questa è Bari. Sappiamo che con questa affermazione avremo un sacco di critiche, ma noi siamo abituati a togliere da sotto al tappeto il marcio che in tanti vogliono nascondere. Il problema, come dice un passante, è che noi diciamo la verità. Quella scomoda che dà un bel po’ di fastidio alle istituzioni che spesso dell’abusivismo fanno un vanto. Pensiamo alle orecchiette, vendute senza norme igienico sanitarie e senza rilasciare una fattura, pensiamo al crudo di mare, un attrazione per i turisti, venduto sul lungomare senza rispettare le regole. Questa è Bari, e non va bene. Il parcheggiatore abusivo che chiede il “caffè” a piacere nel parcheggio del mercato di corso Mazzini non ha alcun timore di essere fermato, anche quando a pochi centimetri ci sono una miriade di agenti della Polizia Locale, in borghese e non, insieme al comandate Palumbo, intervenuti per i furti accaduti nello stesso mercato. Per essere ancora più precisi insieme a loro c’erano anche l’assessore Palone e il presidente del Municipio I, Leonetti. Di certo debellare l’abusivismo non è facile. Si erano fatti dei passi avanti quando i controlli sono stati aumentati soprattutto per evitare i venditori abusivi di bevande e cibo in occasione della festa di San Nicola, ma non capiamo perché questo generi di controlli non possano essere effettuati H24 in tutta la città. Proprio perché Bari adesso è una meta turistica, una vera e propria città europea, le cose dovrebbero cambiare e subito.
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- di: Raffaele Caruso
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