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Bari e Turi, duro colpo a clan vicini ai Parisi e agli Strisciuglio: 31 arresti. Tra loro il fratello di Savinuccio – I NOMI

24 Febbraio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
24 Febbraio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Facevano capo a Davide Monti, detenuto a Trapani e ritenuto elemento di spicco del clan Strisciuglio di Bari, e a Michele Parisi (fratello del boss ‘Savinuccio’ del quartiere Japigia di Bari, ai domiciliari per motivi di salute) le due associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti che si contendevano le piazze di spaccio di Turi e i cui vertici e membri, oggi, sono stati raggiunti da 37 misure cautelari eseguite dai carabinieri e richieste dalla Dda.

In 15 sono finiti in carcere (tra cui Davide Monti e Michele Parisi), in 16 ai domiciliari e sei sono invece destinatari di obbligo di dimora.  Gli indagati, a cui sono contestati 146 capi d’imputazione, sono in totale 52, tra cui un cittadino cubano, due colombiani, tre marocchini, un bulgaro e un albanese.

Nel corso delle indagini è stata rilevata “l’invasione dei clan della città nell’area metropolitana”, come ha sottolineato il procuratore di Bari Roberto Rossi, e anche il “problema enorme” dell’utilizzo dei cellulari in carcere. Un’indagine nata “occasionalmente”, ha evidenziato il procuratore aggiunto e coordinatore della Dda, Francesco Giannella, “dagli incendi di autovetture avvenute a Turi” nell’ottobre 2021 “e che hanno insospettito i carabinieri su chi potesse essere il reale obiettivo degli incendi”.

Come poi ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Silvia Curione, gli incendi sarebbero stati opera del clan Strisciuglio per convincere le persone legate ai Parisi ad andare via da Turi.

Ma per la Dda anche il gestore di un b&b di Conversano (Bari), Francesco Giordano, finito in carcere, avrebbe avuto il ruolo di organizzatore dell’associazione capeggiata da Monti: nella sua struttura, infatti, sarebbe stata nascosta la droga (cocaina, hashish, marijuana) e sarebbero state confezionate le dosi. “Il bed and breakfast era una centrale blindatissima – ha sottolineato Curione – che i carabinieri sono riusciti ad ambientalizzare (quindi a piazzare dispositivi per le intercettazioni ambientali, ndr) grazie al loro instancabile lavoro”.

Ecco i nomi riportati da La Gazzetta del Mezzogiorno. In carcere: Michele Parisi, Eugenio Damiano Giuliani, Benito Paradiso, Morena Guarnieri, Gianni Orlando, Zaccaria Taimour, Giacomo Cirilli, Davide Monti, Francesco Giordano, Vito Giuseppe Laera, Angelo Cascella, Jefferson Steven Jurado Velasco, Vito Masella, Banko Slatkov Ivanov, Agostino Dispoto. Agli arresti domiciliari: Gaetano Verdoni, Filomena Palazzo, Santino Annino, Francesco Napoletano, Michele Pellicoro, Michele Terrevoli, Luca Castellano, Gianvito Pedone, Reda Semmah, Hamza Bouiali, Antonello Marchionna, Pasquale Di Bello, Ignazio Calabrese, Domenico Giordano, Costel Razvan Mihalache, Anna Poli.