Le primarie del centrosinistra (inizialmente in programma oggi) annullate rappresentano il primo capitolo dell’incertezza politica che sta interessando la città di Bari. La Commissione d’accesso, nominata dal Viminale per valutare l’ipotesi di scioglimento del Comune di Bari, sta passando a setaccio non solo l’Amiu, ma tutte le società municipalizzate: Amiu, Amgas, Retegas e Multiservizi. Si stanno verificando le assunzioni, le modalità di reclutamento, gli organigrammi societari, le transazioni e tanto altro. L’ipotesi più concreta è che, se la commissione non terminerà il lavoro prima delle elezioni, si va verso lo slittamento del voto a ottobre.
C’è da registrare, almeno per ora, la rottura tra Pd e M5S dopo l’annullamento delle primarie. La segretaria Pd Elly Schlein ha ribadito il sostegno a Leccese, mentre Conte non sembra per il momento cedere dopo il blitz in città per essere vicino a Laforgia. Spunta l’ipotesi Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex magistrato, già nominato alla Fondazione Petruzzelli, come terzo nome, mentre il centrodestra osserva interessato. Salvini, oggi a Bari, ha dichiarato che “con una candidato della Lega” alla carica di sindaco si potrebbe riconquistare il capoluogo pugliese.
Chi rischia fortemente di uscirne ridimensionato è sicuramente Antonio Decaro. Il Sindaco era pronto a candidarsi alle Europee, sullo sfondo c’è anche l’ipotesi di un’eventuale sua incandidabilità se arriverà lo scioglimento del Comune per mafia. Decaro non è indagato, ma da Sindaco risponde a quello che accade nelle aziende municipalizzate.