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Bari, Emiliano a processo per diffamazione all’ex consigliere Cipriani: chiesta condanna a 2mila euro di multa

3 Aprile 2025
– Autore: Raffaele Caruso
3 Aprile 2025
– Autore: Raffaele Caruso

La Procura di Bari ha chiesto di condannare il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, al pagamento di una multa dal valore di 2000 euro per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex consigliere comunale Luigi Cipriani, responsabile del movimento politico ‘Riprendiamoci il futuro’.

I fatti risalgono al 13 settembre 2018 quando Emiliano nel programma “Viva l’Italia” su Rete 4, aveva insinuato un legame tra l’ex consigliere comunale di Bari, Luigi Cipriani, e il suo movimento politico con la criminalità organizzata operante nel quartiere Libertà. Frase che venne riportata da alcune testate giornalistiche locali.

Cipriani si è costituito parte civile e ha chiesto un risarcimento da 30mila euro. L’avvocato di Emiliano ha invece chiesto l’assoluzione del governatore “perché il fatto non costituisce reato” riferendosi alle frasi di Emiliano come “critica politica”.

“Non avevo alcuna intenzione di ledere l’onorabilità di Luigi Cipriani. So perfettamente che è una persona perbene e personalmente non è mai esistita l’idea che avesse un minimo legame con la criminalità organizzata. La mia è stata una polemica politica con l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva bypassato le istituzioni locali per fare un comizio davanti a un circolo del quartiere Libertà di Bari”, le parole di Emiliano quando è stato ascoltato in aula.

“La scelta di Salvini l’ho presa come uno sgarbo istituzionale. Salvini era andato in un quartiere complicato in cui c’è una tensione etnica e criminale molto forte, ma senza passare prima dalle istituzioni – ha poi aggiunto -. Il presidente della Regione non attacca un ministro senza una ragione ferrea, infatti Salvini non mi ha mai risposto. Il destinatario delle mie dichiarazioni era Salvini”.