“Oggi il consiglio comunale si appresta ad approvare la Tari. Un altro anno di aumenti benché il costo del servizio con un colpo di magia da parte dell’Ager sia sceso dai 71 milioni di euro preventivato dall’Amiu ai 69,4 milioni di euro. Si stimano aumenti medi per le utenze domestiche pari al 7/8%”. A parlare è il consigliere comunale Michele Picaro. Nel suo lungo post, corredato di foto di alcuni punti della città, documenta lo stato dei luoghi, nonostante le tasse siano alte e i servizi a volte pessimi.
“In queste fotografie scattate stamattina si mette in evidenza come la qualità del servizio sia inversamente proporzionale al costo. In pratica per il comune di Bari più aumenta la Tari e peggiore è il servizio offerto”.
“Nelle prime fotografie è stato preso ad esempio corso Umberto. Il mancato diserbo degli alvaretti ostruisce il transito pedonale e quello veicolare oltre a divenire ricettacolo di insetti, rifiuti e quant’altro. Un’altra l’ho scattata stamattina mentre mi facevo il secondo bagno. È ritratto un pezzo di spiaggia Palesina, da tutti conosciuta come il Vugghio. In questo caso, vi è il mancato diserbo della vegetazione spontanea – così come su tutto il litorale barese – che di fatto impedisce la fruizione delle poche spiagge pubbliche ancora a disposizione. Le fotografie dalla numero 6 alla 10 sono state scattate stamattina da una mamma disperata per lo stato vergognoso in cui versa il giardino pubblico don Cosimo Stellaci ubicato in via Udine a Santo Spirito. Premesso che la mamma testimonia che questa situazione è la stessa da settimane, è assolutamente vergognoso verificare come l’amministrazione manutenga i giardini pubblici. Cestini stracolmi, erbacce ovunque la fanno da padrona”.
“Ci sarebbero tante e tante fotografie emblematiche del servizio di igiene nella nostra città ma penso che solo queste fotografie scattate in un perimetro molto ristretto testimoniano quanto Bari sia abbandonata a se stessa. Una buona Tariffa a tutti”