La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per una ginecologa della clinica Santa Maria di Bari, accusata di omicidio colposo per aver smesso di monitorare il battito di un feto nonostante fosse bradicardico.
L’episodio risale al 26 maggio del 2019. Secondo l’accusa il medico non si sarebbe accorto che il feto stava andando in sofferenza e avrebbe ritardato il parto cesareo fino all’alba. Il feto è nato morto e secondo gli accertamenti si è trattata di ipossia.
L’udienza preliminare è stata fissata il 20 giugno. L’ospedale è stato citato come responsabile civile mentre i genitori si sono costituiti parte civile.