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Bari, filma i vigili che lo stavano multando: 65enne assolto. Per il giudice abuso di potere degli agenti

12 Settembre 2023
– Autore: Eleonora Francklin
12 Settembre 2023
– Autore: Eleonora Francklin

Il giudice ha ribaltato la situazione, prosciogliendo il 65enne Luciano Scrima dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, e accusando gli agenti della Polizia Locale di Bari di abuso di potere. L’uomo, il 9 luglio 2018, stava percorrendo via Orazio Flacco a bordo del suo autocarro. La Polizia Locale voleva multarlo per essere passato col rosso all’incrocio di viale Papa Pio XII in direzione piazza Giulio Cesare.

Secondo quanto raccontato dagli agenti, il 65enne si sarebbe rifiutato di fornire le sue generalità e avrebbe poi iniziato a filmare i vigili col cellulare. Uno dei due, nel tentativo di bloccarlo, avrebbe tentato di strappargli il telefono, entrando nel veicolo dal lato del passeggero. Da li sarebbe seguita una colluttazione nella quale l’agente aveva riportato una contusione al polso. L’automobilista fu poi portato al comando dove è stato identificato e poi denunciato. La Procura lo ha portato in giudizio e, al termine del processo, ne aveva chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa.

Il giudice però ha ribaltato la situazione e ha sottolineato che “la legge italiana non vieta di riprendere i pubblici agenti, in un luogo pubblico, essendo vietata la diffusione sui social. Nel caso in cui si ritiene di essere vittime di un abuso da parte di pubblici ufficiali – evidenzia il giudice Giacomo De Raho – è perfettamente legale riprendere in video o fotografare un agente che abusa del proprio potere utilizzando il materiale (foto, audio, video) per produrlo in giudizio, per incriminare l’autore di un reato o difendersi da una falsa accusa. In altre parole, è lecito tutelare i propri diritti quando c’è di mezzo un reato senza doversi preoccupare di oscurare il volto dell’agente ripreso. In alcun modo, quindi, i due vigili erano legittimati a sottrarre il cellulare, addirittura introducendosi nell’abitacolo del veicolo: non è configurabile alcun atto d’ufficio, ma, all’opposto, una condotta compiuta come comuni cittadini, per giunta sussumibile nel delitto di violenza privata”. on essendoci una querela nei confronti degli agenti, il giudice non ha trasmesso gli atti in Procura, mentre Scrima è stato assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale perché il fatto non sussiste.