Due infermieri dell’ospedale Di Venere di Bari sono stati aggrediti da una donna ieri pomeriggio e hanno riportato ferite con diagnosi di 15 e 10 giorni. Lo comunica l’Asl di Bari. Gli infermieri sono stati aggrediti da una mamma in attesa della dimissione del figlio: un’attesa prolungatasi – a quanto si è potuto ricostruire – per via del contemporaneo arrivo di codici rossi che hanno impegnato il personale del pronto soccorso. E’ stata allertata la Polizia, intervenuta sul posto con una volante. La direzione generale della Asl di Bari “esprime totale vicinanza e solidarietà agli operatori sanitari vittime dell’aggressione e condanna fermamente l’ennesimo gesto perpetrato contro il personale nell’esercizio delle sue funzioni e in danno della comunità, poiché causa l’interruzione di un pubblico servizio”.
L’Azienda sanitaria locale che, “come già in precedenti episodi, metterà a disposizione dei dipendenti il proprio ufficio legale”, stigmatizza “un certo malcostume secondo il quale l’attesa in pronto soccorso, sovente all’origine di incresciosi episodi, sarebbe una semplice perdita di tempo invece che il necessario adempimento clinico – conclude la nota – connesso alla generale priorità dei casi”.
“Ad oggi risultano inefficaci tutte le misure definite a parola per contrastare il fenomeno. Siamo stanchi di ricevere attestazioni di solidarietà e pacche sulla spalla. Ora è il tempo di reagire prima di tutto incrementando il personale per meglio rispondere a bisogni dei cittadini”, il commento di Andreula, presidente OPI Bari.