Quasi 50.000 spettatori, ma un piano per la gestione delle possibili emergenze tarato solo su 25mila spettatori. Nel silenzio generale della società biancorossa e della Medicina Sportiva, i soccorsi in occasione delle partite casalinghe di Serie B del Bari al San Nicola continuano a essere inadeguati. Da un lato si pone il problema dei numeri. Medici, operatori e mezzi erano insufficienti, come se al match contro il Genoa fossero presenti sugli spalti la metà degli spettatori effettivi.
L’altro problema, non da meno, sta nel fatto che non tutti gli operatori vestiti di arancione sono effettivamente soccorritori con regolare attestazione regionale. Sulla carta non hanno le competenze per eseguire le manovre di primo soccorso. Della faccenda abbiamo già scritto e ci era stato assicurato che la situazione sarebbe stata risolta, assicurando al pubblico pagante un’organizzazione impeccabile anche sotto il profilo dei soccorsi.
E allora riproponiamo le solite domande. Il 26 dicembre scorso c’era un numero sufficiente di mezzi e medici in proporzione al numero di spettatori? Quanti soccorritori muniti di regolare attestazione erano realmente presenti a bordocampo? Ancora una volta non è successo niente di clamoroso, tanto da scoperchiare la grave lacuna, ma non si può solo sperare che il buon Dio veda e provveda.