Torniamo ad occuparci della storia di Antonia, la donna che era stata costretta a vivere in auto con i suoi due figli, il più piccolo cieco e con altre patologie. Finalmente aveva ottenuto la casa in emergenza abitativa, anche grazie al nostro aiuto perché proprio noi avevamo consegnato all’assessore Lacoppola le chiavi della casa rimasta vuota da tempo. Purtroppo, però, il lieto fine tanto sperato è ancora lontano. Subito dopo essere entrata in casa si è accorta che c’era un problema serio nel bagno, con l’acqua che allaga il pavimento. Oltre a questo problema c’è anche quello delle incursioni da parte di qualcuno. Un giorno, infatti, Antonia ha notato che qualcuno era entrato in casa rompendo la cassetta del water che fino a qualche ora prima era sana. Ma le tracce le ha notate anche in giro per la casa, le prese distrutte, le porte rotte. Inoltre ha anche trovato un cuoricino con su scritto il nome Clara che prima non aveva mai visto. “I condomini del palazzo, molto attenti nel caso in cui vengano persone sconosciute, mi hanno avvisato che un giorno hanno visto entrare gli ex inquilini che avevano ancora le chiavi di casa. Sono entrati qui e anche nella cantinola, in cui io non ho mai avuto l’accesso. Mi sono rivolta al dipartimento che immediatamente mi ha cambiato la serratura e grazie agli altri condomini siamo riusciti anche a scoprire quale fosse la mia cantina dove dentro abbiamo trovato alcune cose appartenute alla famiglia precedente”. Ma la cosa non finisce qui. Venerdì scorso Antonia era partita per Roma al Bambin Gesù dove è in cura il piccolo di casa che necessita di una operazione. “Quando sono rientrata i condomini mi hanno detto di aver visto la vecchia inquilina che cercava di entrare in casa. Ho chiamato il dipartimento che a sua volta ha mandato la Polizia Giudiziaria dicendo che io sono abusiva. Cosa dedotta dalla segnalazione della ex inquilina. Ho dimostrato che non era vero e si sono scusati per il disguido, ma la cosa che mi ha fatto ridere è che quando ho fatto vedere le condizioni del bagno, mi hanno detto che al momento della consegna non era così. Peccato però che non sono stati loro a consegnarmi le chiavi, ma voi, e per dimostrarlo ho fatto vedere il video”. Antonia era sul punto di lasciarla perché in quelle condizioni i suoi bambini non potevano vivere, chiedendo così un’altra casa. Per fortuna grazie a noi e all’assessore Lacoppola, cha ha promesso un celere intervento di ripristino del bagno e di tutte le altre cose che non vanno, ha deciso di restare. Adesso l’obiettivo è dare alla piccola di casa il letto a castello, un desiderio che aveva svelato ad Antonio nella precedente intervista. Costi quel che costi, la piccola merita il suo tanto desiderato letto a castello.
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- di: Raffaele Caruso
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