Il ginecologo barese Giovanni Miniello, accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate a danno di alcune sue pazienti che lo hanno denunciato, non si è presentato al processo che si è tenuto ieri, 19 gennaio. In aula, invece, c’erano le presunte vittime, supportate da otto associazioni e centri anti violenza. In totale sono 20 le parti offese individuate dalla Procura, 19 costituite parte civile. Nel capo di imputazione, ricordiamo, si parla di manovre che il medico effettuava sulle pazienti a fini diagnostici, come la penetrazione rettale, palpeggiamenti nell’interno coscia e al seno. Un comportamento che creava terrore nelle donne. Miniello, secondo quanto emerso, avrebbe giustificato il suo comportamento invasivo riferendosi a possibili formazioni di tumori, ma erano veri e propri atti sessuali che arrivavano persino alla masturbazione. Unprocesso che non sarà facile e si pensa si possa ricorrere a riti alternativi, come il patteggiamento.
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- di: Raffaele Caruso
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