Il ginecologo barese Giovanni Miniello, accusato di violenza sessuale tentata e consumata nei confronti di 19 pazienti, potrebbe tornare a lavorare. Una possibilità teorica che, nonostante la richiesta di cancellazione dall’albo dei medici da parte del professionista, potrebbe esistere a causa della burocrazia. Una sollecitazione a cui l’Ordine non ha mai risposto perché secondo il regolamento, nel momento in cui è in itinere un procedimento disciplinare l’incolpato non possa prendere decisioni, neppure quella di abbandonare il suo albo. Nel frattempo era arrivato l’ordine di radiazione, cosa a cui gli avvocati di Miniello si sono appellati perché già era stata inoltrata la richiesta di cancellazione. Per questo la radiazione è stata sospesa.

Per tutto questo inghippo procedurale, Miniello potrebbe tornare a svolgere il suo lavoro. L’inchiesta è partita con la denuncia di due pazienti, nel 2019, e si sono accelerate con i servizi andati in onda su Le Iene che hanno posto ai domiciliari il ginecologo.