Abbiamo aiutato Philip a scavalcare la recinzione e a portare dall’altra parte alcune valigie pesanti. Ha solo 13 anni, viene dal Camerun ed è ospite del Cara insieme ai suoi genitori. Lui, come tutti gli altri ospiti del centro di accoglienza barese, scavalca la recinzione e attraversa i binari per raggiungere il capoluogo pugliese, correndo non pochi rischi. Siamo andati fuori dal Cara di Bari-Palese per portare alla luce un grave problema che si è registrato all’interno. Al momento non ci sono numeri ufficiali, ma secondo quanto ci è stato detto, nel centro di accoglienza di Bari Palese ci sono 1500 persone, a fronte di una capienza autorizzata di 650. Il numero tuttavia è destinato ad aumentare nelle prossime ore. Sono in arrivo altri migranti che saranno ospitati all’interno del Cara e per questo motivo la Prefettura ha deciso di far montare alcune tende. A contarle dal cavalcavia della statale 16 bis pare siano 17. C’è un’altra questione su cui sorgono dubbi, ovvero la gestione del centro. Da 16 anni è affidata all’Auxilium dei fratelli lucani Pietro e Angelo Chiorazzo. Da qualche anno, però, la gestione è stata vinta da un’altra società, ma per motivi al momento non noti, il centro viene ancora gestito in proroga dall’Auxilium di Senise.