Stella e Francesco, mamma e figlio, sono due vecchie conoscenze di quintopotere.it. Li abbiamo incontrati a marzo del 2019, quando entrambi si arrangiavano a vivere in un padiglione del Policlinico di Bari. I due hanno fortunatamente trovato un’abitazione al quartiere Libertà dove poter stare, ma la convivenza pare essere molto complicata, nonostante l’amministratore di sostegno e una certa assistenza da parte del Comune. Pochi giorni fa il 35enne si è presentato insanguinato a casa di un vicino per chiedere un cerotto. Il sangue, però, era della mamma.

Gli inquilini sentono molte volte le urla, Francesco “alza il gomito” e spesso c’è grande preoccupazione per quello che potrebbe accadere nell’appartamento. Siamo andati a trovarli e ci hanno riconosciuto. Stella aveva ancora evidenti i segni in faccia: entrambi gli occhi tumefatti e una vistosa ferita al centro del naso. “So perché siete qui. È venuta la dottoressa, hanno verificato che non sono stato io”, esordisce subito Francesco. Il riferimento è ad una possibile aggressione nei confronti della madre. La versione è confermata anche da Stella. “Lui non c’entra, non è successo niente – afferma -. Io non lo difendo, è la pura verità. Può un figlio aggredire la madre?”.

I due raccontano quello che è successo, mentre Francesco spiega il suo rapporto con l’alcool. “Lo bevo il vino, ma non bevo litroni – racconta -. Perché devo perdere la ragione? Da urlare a prenderla a cazzotti è tutta un’altra cosa. Non ho problemi e paura di niente”. Stella difende Francesco a spada tratta. La versione è smontata da un parente e da chi li conosce bene. “Quando non ha il vino e le sigarette diventa una bestia. La devi portare via, quello la uccide”. Parole molto forti, che meritano ulteriori approfondimenti. Intanto siamo venuti a conoscenza che a essere preoccupato è lo stesso amministratore di sostegno. Nelle scorse ore ha presentato un esposto.