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Bari, il Panetti-Pitagora piange il professor Gaspare Noviello: “Amato da colleghi e studenti un omone col volto buono”

9 Ottobre 2023
– Autore: Raffaele Caruso
9 Ottobre 2023
– Autore: Raffaele Caruso

“Gaspare non c’è più, Gaspare ci ha lasciati”. L’annuncio struggente sui social è dell’istituto Panetti-Pitagora di Bari per ricordare il professor Gaspare Noviello, scomparso nelle scorse ore. “Il collegio dei docenti di settembre è un po’una festa. I prof si incontrano di nuovo dopo un mese e più di ferie ed è come tornare in famiglia, ci sono tanti sorrisi e tanti abbracci, vari livelli di abbronzatura, per qualcuno è una parentesi prima di tornare alla casa al mare – si legge nel post -. Questa regola non fa eccezione da noi; solo che quest’anno oltre a tutto questo c’era anche una notizia serpeggiante, detta sottobanco, diffusa a macchia d’olio: ‘Hai saputo di Gaspare?’ Detta proprio così: con quel non detto che lascia presagire l’impronunciabile, il nefasto. E subito i sorrisi benevoli si sono incrinati in smorfie, gli occhi si sono sgranati. La reazione media è stata di rifiuto. ‘Ma non è possibile! Ci siamo visti alla fine della scuola agli esami al mare! Stava bene!’.  Nelle settimane successive la notizia è diventata sempre più insistente, ingombrante, angosciante. Veramente insopportabile è stato immaginare Gaspare magari a letto, o con una smorfia di dolore sul volto, o -peggio- impaurito. Proprio lui: un omone col volto buono, con un sorriso contagioso sempre stampato sul volto, così affabile, calmo, rincuorante”.

“L’ha scoperto poco dopo la fine della scuola. Hanno nominato un supplente, fino a quando non si sa. Ma come sta? Eh, non bene. E poi, ieri, in un’altra domenica di questo ottobre che non ci vuole lasciare in pace, l’epilogo, il pugno in faccia, il KO, forse previsto, di certo doloroso. Gaspare non c’è più, il professore Gaspare ci ha lasciati. Quello quando doveva dirti qualcosa ti prendeva sottobraccio e ti chiedeva prima come stessi, o che se ti vedeva vagamente corrucciato ti invitava a prendere un caffè. Lo abbiamo conosciuto e amato tutti come collega e come amico – si legge nella parte finale del post -. E gli alunni lo hanno amato non solo (non tanto) per gli insegnamenti tecnici, quanto per quelli umani, e per il clima amichevole delle sue lezioni, per la sua dedizione totale, quasi liturgica, a questo mestiere. Domani, alle 16:00 alla chiesa di Santa Fara, saluteremo Gaspare assieme ai suoi cari, ben sapendo che adesso siamo un po’più soli”.